Contrattazione collettiva, giudici e legge: alla ricerca dell’autorità salariale

Nota a Corte di cassazione, Sez. Lav., sentenza 2 ottobre 2023, n. 27711

di Pasquale Passalacqua

Abstract

Il saggio esamina le recenti sentenze con cui la Corte di cassazione è intervenuta sull’individuazione della retribuzione sufficiente ex art. 36 Cost., evidenziando che questa può essere determinata o in relazione a un differente contratto collettivo rispetto a quello applicato dalle parti o attraverso il ricorso a indicatori economici e statistici. L’autore analizza i possibili effetti dell’indirizzo giurisprudenziale in ordine alla pars destruens e alla pars costruens, rimarcando da un lato la difficoltà di un intervento del legislatore, sia nella direzione di un sostegno alla contrattazione collettiva sia in quello della definizione di salario minimo, e dall’altro l’insoddisfacente resa al salario “giurisprudenziale”. Si indaga poi sul possibile ruolo di un’autorità indipendente.

The essay examines recent rulings by which the Court of Cassation has intervened on the identification of sufficient remuneration under Article 36 of the Constitution, pointing out that this can be determined either in relation to a different collective agreement than the one applied by the parties or through the use of economic and statistical indicators. The author analyzes the possible effects of the jurisprudential direction with regard to both the pars destruens and the pars costruens, pointing out on the one hand the difficulty of intervention by the legislature, both in the direction of support for collective bargaining and in that of defining a minimum wage, and on the other hand the unsatisfactory yield to the “jurisprudential” wage. The possible role of an independent authority is then investigated.


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