Ancora sulla qualificazione del rapporto di lavoro dei rider: l’incerto confine tra subordinazione ed etero-organizzazione in due recenti sentenze di merito
di Federica Capponi
Abstract
Nel contributo si propone una analisi dei fatti di causa e dell’iter argomentativo di due recenti sentenze di merito, entrambe relative a rapporti di lavoro formalmente autonomi esplicatisi mediante l’utilizzo della medesima piattaforma digitale di delivery. Nonostante l’identità del modello organizzativo, nel caso del Trib. Bologna, sentenza 08 aprile 2022, n. 111, il Giudice ha accertato la sussistenza di una collaborazione organizzata dal committente ex art. 2, comma 1, D.Lgs. n. 81/2015, mentre nel caso del Trib. Milano, sentenza 20 aprile 2022, n. 1018, l’organo giudicante ha riqualificato il rapporto di lavoro nei termini della subordinazione ex art. 2094 c.c. Tale circostanza si presta ad alcune considerazioni, sviluppate all’interno dell’ultimo paragrafo, sulle implicazioni dell’attuale quadro giuridico e delle operazioni qualificatorie con riferimento al tema delle tutele nel lavoro tramite piattaforma digitale.
The article proposes an analysis of the facts of the case and of the argumentative process of two recent judgments of merit, both relating to formally autonomous employment relationships concerning the same delivery platform. Despite the identity of the organizational model, in the case of the Court of Bologna, judgment of 08 April 2022, no. 111, the Judge ascertained the existence of a collaboration organized by the company pursuant to art. 2, paragraph 1, Legislative Decree no. 81/2015, while in the case of the Milan Court, sentence of 20 April 2022, no. 1018, the Judge has qualified the employment relationship in terms of subordination pursuant to art. 2094 of the Italian Civil Code. This circumstance allows some considerations, developed in the last paragraph, on the implications of the current legal framework and qualifying operations with reference to the issue of decent work condition in platform work.