Tanto tuonò che piovve: sanitaria no vax sospesa non può essere sospesa
Senza entrare necessariamente nel merito di quanto affermato dal giudice, poiché allo stato del tutto generico,onde evitare di alimentare false speranze e false notizie, la pronuncia del Tribunale di Velletri (APRI) non è una sentenza, né un’ordinanza, è un decreto che dispone (prima della decisione) la riammissione in servizio di una infermiera no vax sospesa senza retribuzione.
Ovviamente il decreto preannuncia il contenuto dell’ordinanza che verrà e questa sarà sicuramente favorevole alla ricorrente, ma ciò non significa che sia illegittimo sospendere coloro che non si vaccinano, poiché alla pronuncia seguirà un’opposizione che porterà ad una sentenza e così via. Peraltro, potrebbe anche obiettarsi che esistono già pronunce in senso difforme da quella del Tribunale di Velletri.
Dunque quale dei due orientamenti dovrebbe prevalere? Non esiste un criterio temporale di prevalenza per cui la pronuncia successiva deroga alla precedente.
Preme soltanto sottolineare, peraltro, ma solamente perchè alcune testate giornalistiche hanno frainteso l’accaduto, che la fattispecie oggetto della pronuncia non è da riconnettere al green Pass, bensì all’obbligo vaccinale del personale sanitario, introdotto come è noto dall’art. 4, D.L. n. 44/2021.
Potrebbe dunque concludersi questo breve commento dicendo che non si comprende quale possa essere la violazione costituzionale del caso di specie, atteso che “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.” (Art. 32 Cost).
Ma la se la disposizione di legge c’è, non c’è nessuna incostituzionalità.
Peraltro, tanto per chiarire, né un decreto, né un’ordinanza possono dichiarare incostituzionale una disposizione, si invertirebbe altrimenti la gerarchia delle fonti. Si attende con fervida attesa di leggere le motivazioni del giudice.