Il lavoro su piattaforma: le questioni in punto di qualificazione giuridica dei riders
di Paola Marino
Abstract
Il saggio affronta il tema della qualificazione giuridica del rapporto di lavoro su piattaforma digitale, in particolare quello dei riders. Secondo l’Autore, l’analisi deve muovere dai principi costituzionali posti a presidio della tutela del lavoro subordinato, che influenzano anche l’interpretazione della norma dell’art. 2094 c.c., secondo il principio della doppia alienità formulato nella sentenza n. 30/1996 della Corte Costituzionale.
Premessa l’esposizione delle ragioni economiche e delle modalità di funzionamento delle piattaforme digitali di food delivery, l’Autore – richiamando anche la giurisprudenza di molti Paesi Europei – conclude che i riders devono qualificarsi come lavoratori subordinati, quando svolgono l’attività lavorativa per società che utilizzano piattaforme digitali ed algoritmi che comportano l’assenza di libertà del prestatore nella scelta dei tempi di lavoro e la messa a disposizione della società datrice del proprio tempo.
Abstract
The essay addresses the issue of the legal qualification of the employment relationship on a digital platform, in particular that of the riders. According to the Author, the analysis must start from the constitutional principles placed to oversee the protection of subordinate work, which also influence the interpretation of the provision of art. 2094 of the Italian Civil Code, according to the principle of the double alienity formulated in sentence no. 30/1996 of the Constitutional Court.
Premised the explanation of the economic reasons and methods of operation of digital food delivery platforms, the Author – also recalling the jurisprudence of many European countries – concludes that riders must qualify as subordinate workers, when they work for companies that use digital platforms and algorithms that entail the lack of freedom of the provider in the choice of working times and the provision of his time to the employer company.