I lavori socialmente utili tra condizione dell’assistenza e prestazione. Il riconoscimento in posizione assicurativa nel sistema delle finzioni giuridiche.

di Sabato Rozza

Abstract

L’articolo si sofferma sulla disciplina dei lavori socialmente utili e si propone di indagare, anche alla luce della giurisprudenza più recente, la relazione che intercorre tra il “rapporto previdenziale”, che avvince i beneficiari dell’assistenza e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, e l’attività prestata dagli assistiti, tenendo presente che il legislatore statuisce chiaramente che “l’utilizzazione dei lavoratori” … “non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro”.

Con particolare attenzione alle problematiche emerse in sede di ricostruzione della carriera dei lavoratori socialmente utili, inoltre, il presente lavoro vuole segnalare gli ostacoli principali alla valorizzazione dei periodi d’impegno in attività socilamente utili, che il legislatore ritiene validi “ai soli fini dell’acquisizione dei requisiti assicurativi per il diritto al pensionamento”.

Abstract

The article focuses on the discipline of socially useful works and aims to investigate, also in the light of the most recent jurisprudence, the relationship between the “social security relationship”, which binds the beneficiaries of the assistance and the National Insurance Institute Social, and the activity provided by the clients, bearing in mind that the legislator clearly states that “the use of workers” … “does not determine the establishment of an employment relationship”.
With particular attention to the problems that emerged during the reconstruction of the career of socially useful workers, moreover, this work aims to highlight the main obstacles to the enhancement of periods of commitment in socially useful activities, which the legislator considers valid “for the sole purpose of acquisition of the insurance requirements for the right to retirement “.


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